mercoledì 23 settembre 2009

La volta che Pam si perse (VI)

Bru, stremato dalla perdita di sangue ha quasi perso conoscenza, Pam lo tiene stretto al petto sussurrandogli parole di conforto quando con uno schianto i cespugli si aprono e la Bestia cieca e furibonda ululando si erge sopra i due ragazzini. Bru, con gli occhi appannati e quasi privo di forze cerca di alzarsi per difendere la sua amica ma Pam lo tiene a terra e si getta su di lui per proteggerlo, l'animale sta per avventarsi su di loro quando emette un lancinante urlo di dolore e cade rotolandosi sull'erba bagnata avvolto da fiamme azzurre che gli stanno bruciando la pelliccia e mordendo le carni. Pam col cuore che batte all'impazzata, alza il viso e cerca di vedere chi o cosa ha ferito a morte la bestia e nel lucore dell'incipiente alba vede stagliarsi una nera figura avvolta in un mantello con cappuccio che la ricopre tutta, solo il lampo di due occhi verdi chiari come le gemme a primavera buca la nera forma fumosa della persona che li ha salvati

- Cosa ci fate qui voi due? - la voce è calda, morbida e amichevole e Pam si alza e si avvicina senza timore:

- Chi sei tu, signore?

- Sono un guardiano – risponde con l'orgoglio dei novizi il giovane, poi si abbassa il cappuccio mostrando il volto dai tratti decisi e regolari. - e questo non è il posto per voi, vi riporterò nel vostro Mondo prima che il portale dal quale siete arrivati si richiuda.
-Il mio amico è ferito, non può camminare, sign.. Guardiano. - lo avvisa la ragazzina e si scosta per mostrargli Bru, ancora disteso a terra e con gli occhi appannati.
Un lampo di pietà attraversa il volto del giovane, si inginocchia accanto al ragazzo e la sua mano, quella stessa mano che con un gesto aveva incenerito la Bestia sfiora con delicatezza il petto di Bru, le dita seguono i graffi sanguinanti e al loro passaggio la carne si risana lasciando solo una rosea cicatrice.
Pam segue il suo gesto con gli occhi spalancati, solo ora intimorita dal prodigio della guarigione, poi alza lo sguardo verso Nico e i suoi penetranti occhi nocciola lo scrutano in profondità, poi soddisfatta dalla bontà di ciò che ha visto gli sorride e gli chiede:
- Portaci a casa Guardiano, per favore.
La strada del ritorno è lunga, silenziosi i due ragazzi seguono il nero mantello svolazzante nell'aria gelida tenendosi per mano. Pam ha il vestitino sporco e stracciato, lividi e graffi su ogni centimetro di pelle, tra i capelli scarmigliati si sono impigliati piccoli stecchi e foglie secche... verrà punita al suo ritorno a casa, forse le sarà vietato di uscire per un secolo o più ma non le importa. Quello che le importa è di aver vissuto questa avventura, essere stata 'Altrove' ed essere stata salvata da un Eroe col mantello nero e dagli occhi verdi come le gemme in primavera.
Sono arrivati al Portale ora; le tremolanti lucciole aliene disegnano la sua forma debolmente luminescente, è il momento di passare dall'altra parte. Bru saluta il suo salvatore e gli stringe la mano quindi passa il confine. Pam guarda il giovane con occhi pieni di ammirazione con aria spavalda gli chiede:
- Io sono Pam, qual'è il tuo nome?
- Mi chiamano Nico, piccola -
- Nico... da grande io sarò una Guardiana!| -

Poi si volta e con determinazione lascia l'Altrove.


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