mercoledì 23 settembre 2009

La volta che Pam si perse (IV)

I due ragazzi si bloccano atterriti, la bestia è gigantesca e paurosa e loro sono lontani da casa, soli e senza possibilità di difesa. D'impulso Bru si mette davanti alla sua amica per proteggerla e le sussurra:
- Scappa Pam. Scappa veloce come il vento! - Poi senza aspettare raccoglie delle pietre da terra e indietreggia cercando di non fare rumore. Ma Pam ha visto il suo gesto ed anche lei ha raccolto sassi! Il rumore di uno stecco spezzato dal piede di Bru fa voltare lentamente la bestia che si accorge dei due e con un ruggito di vittoria di avvicina loro con gli artigli sfoderati e le fauci spalancate.
Una gragnola di pietre e sassi colpisce la bestia che infuriata balza avanti e con una zampata getta a terra il ragazzo ferendolo al torace con gli artigli lunghi e acuminati. Bru cadendo si rotola per sottrarsi all'animale e nonostante il dolore al petto, si allontana carponi gridando a Pam :
- È cieco, Pam... non ci vede! Ha solo l'udito e il fiuto per trovarci, ma è troppo grosso e lento per prenderti, scappa via! -
La ragazzina intanto s'è fatta vicina al suo amico, senza pensarci due volte lo tira in piedi e sorreggendolo a fatica lo obbliga quasi a correre via dal bestione urlante. Corrono e corrono fino a che il respiro è una lama che taglia nel petto, fino a che le gambe doloranti cedono e i due cadono pesantemente a terra col fiato corto e gli occhi annebbiati. Pam dopo pochi attimi si mette seduta accanto all'amico e con dolcezza gli toglie la mano sporca di sangue dal torace per controllare la ferita. Da quattro lunghi graffi trasversali sul petto di Bru gocciola sangue che scende a sporcargli quel che resta della camicia stracciata e i calzoncini, Pam si alza la gonnellina e toglie la sottoveste di cotone e con quella tampona e pulisce la ferita del suo amico, poi incapace di fare altro per lui lo abbraccia e lo tiene stretto sul cuore senza permettersi nemmeno una lacrima. La notte sta per lasciare il Mondo e un vago chiarore si sta affacciando ad est.

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