venerdì 7 agosto 2009

Un gioiellino che mi mancava

Rileggere Vance è sempre un piacere, poi leggere qualcosa che mi era sfuggito è stato un vero godimento! Avevo letto qualche commento entusiasta qui e là su questo Urania Collezione ma per la verità non avevo poi tutta 'sta voglia di leggere, poi quando il volumetto è arrivato a casa mi sono incantata a rimirare la stupenda copertina di Brambilla, che ogni volta sembra superare se stesso.
Insomma... me lo sono portato in 'vacanza' e dopo aver finito quello che avevo iniziato da tempo ho cominciato quasi svogliatamente a leggerlo la sera prima di dormire. Mi sono accorta che andavo a letto ogni sera un po' prima per la curiosità di leggere un altro po' di pagine, fino a che poi sono rimasta invischiata nella rete tessuta da Vance, rete intessuta con le luci e i colori del Grande Pianeta, popolata di strani personaggi, alieni quanto basta, ma profondamente umani nelle azioni e reazioni, anche se esasperate e tirate al limite. Be' il godimento è finito giusto ieri notte, anzi stamattina presto quando con dispiacere ho chiuso il libro e spento la luce. Ma negli occhi avevo ancora gli showboat che, riccamente decorati e pavesati solcavano il fiume Vissel chi scendendo a mare e chi risalendo la corrente. Che altro dire? Urania Collezione si dimostra ancora una volta un ottimo acquisto e le scelte editoriali, considerando le attuali difficoltà generali che sicuramente toccano anche le grandi Case Editrici, sono molto ma molto spesso più che adeguate alle aspettative dei lettori non superficiali. A volte come in questo caso raggiunge l'optimum.

Urania Collezione 078 - Il Mondo degli showboat di Jack Vance (Showboat World, 1975)