sabato 18 luglio 2009

Urania. Delusi dalla Luna

Oggi finisce la rassegna della quale ho parlato in qualche post e vorrei fare il punto.

A favore:

Iniziativa lodevole fare una rassegna dedicata alla fantascienza qui a Roma, nel quadro delle manifestazioni dell'Estate Romana.
Ottima cosa presentare letture e pezzi teatrali tratti da autori di SF, di questo s'è occupato il Teatro India, emanazione del più famoso Teatro Argentina
Ancora meglio la musica live GRATIS
Bella e suggestiva l'ambientazione, un pezzo di archeologia industriale restaurato sulle rive del Tevere.
Esauriente e affascinante la mostra della Fondazione F. Fossati, come la piccola esposizione di pezzi rari di alcuni collezionisti. Utile la bancarella di libri usati di SF.

per contro:

La rassegna non ha avuto adeguata pubblicità... anzi direi nessuna se non il passaparola degli adetti. In tre settimane non ho sentito un solo spot sulle radio locali o sui tg regionali, né visto un solo poster sugli autobus o per strada.

È stata organizzata e preparata con tempi strettissimi, solo una ventina di giorni prima sono stati contattati editori, collezionisti e venditori.

Le bancarelle di usato, nei locali della libreria erano accessibili solo dopo aver pagato il biglietto di 12,00 euro. È pur vero che poi si aveva diritto ad ascoltare le opere teatrali e le letture ma chi voleva soltanto trovare un titolo mancante oppure intervenire ai panel con gli editori s'è trovato a dover spendere per acquistare! Invece la musica live era al di fuori dello spazio a pagamento e si poteva sedersi al bar e ascoltare ottime performance. Perché non fare il contrario?

Il posto era sì suggestivo ma fuori mano, i parcheggi in zona scarsi. Chi è venuto è venuto perché voleva venire, non perché ci si è trovato davanti durante una passeggiata. Gli altri eventi dell'Estate Romana o sono in centro oppure ben pubblicizzati.

Quindi ben venga l'anno prossimo la Rassegna di Fantascienza numero due ma almeno sia preparata con buon anticipo e pubblicizzata alla pari delle altre manifestazioni.

Per ultimo vorrei ringraziare il personale e il proprietario della libreria Indiateca che sebbene non siano esperti di fantascienza si sono veramente fatti in quattro per organizzare la parte di rassegna dedicata alla carta stampata.

mercoledì 15 luglio 2009

Anche questo blog....

...alza la voce contro il decreto Alfano, quindi ieri è rimasto muto. Avevo qualcosa da raccontare ma ho rimandato ad oggi.

domenica 12 luglio 2009

Incontri ravvicinati del primo tipo

Venerdì c'è stato l'incontro con 'la Mondadori' nella saletta adiacente alla libreria Indiateca. Da una stima fatta a braccio c'erano una cinquantina di persone, il che - data la contemporaneità dello spettacolo teatrale all'aperto - mi sembra un buon numero; alle conventions di Fiuggi ho visto 'panel' più deserti. Insomma, il lungo tavolo degli oratori o relatori o come vi piace chiamarli era occupato da vecchie e nuove conoscenze. Ho conosciuto Massimo Mongai i cui interventi a favore della incontaminazione dei generi e le cui stime sulle lettrici di fantascienza non mi hanno trovato d'accordo, Enrico Passaro e Giulio Leoni scrittori saggisti giornalisti etc etc ( a proposito sapevate che il giallista Leoni ha firmato l'ultimo Epix 'Anaharra' col nome de plume di J.P. Rylan?).
Poi le facce note, Lippi, Battisti, De Crescenzo e Miglieruolo, col quale ho scambiato alcune battute sui suoi lavori Oniricon e Come ladro di notte che ho/avevo iniziato a leggere giorni fa. Dulcis in fundo Sergio 'Alan' Altieri che ho avuto il piacere di sentir parlare per la prima volta, persona veramente carismatica e simpaticissima. Ovviamente s'è parlato di fantascienza, di contaminazioni e di romanzi rispolverati dopo decenni e che a dire dei relatori ancora sono di strettissima attualità e modernità, ma che io e, a quanto ho sentito, gli amici seduti accanto a me abbiamo trovato poco in linea con i ritmi di oggi. Qualcuno ha usato le parole 'linguaggio arcaico, desueto e obsoleto' io ho azzardato un 'd'annunziano' che a quanto pare per alcuni è un'offesa tremenda. Con la conclusione che gli adolescenti e i giovani di oggi non si aspettano nulla dal futuro, che lo vedono e prevedono uguale o poco dissimile dal presente, il che sarà la morte del senso del fantastico e del meraviglioso a mio parere, l'incontro si è chiuso tra applausi e strette di mano.