martedì 3 agosto 2010

...cosa

Il professore parla per vari minuti mentre i due, magnetizzati dal suo sguardo intenso lo guardano senza muovere un muscolo, quasi senza respirare. - All'epoca non capimmo cosa successe, quale fu la causa dell'evento. Il nostro team aveva lavorato per mesi a quel progetto e il risultato era ben lungi dall'essere un salto in avanti nel tempo di così tanti anni. Noi studiavamo la possibilità di uno spostamento in avanti di pochi secondi e quella sera... quella sera dopo aver festeggiato con birra e pizza il completamento dell'esperimento uno di noi... - si fa riluttante - uno di noi mise il valore 2010, così per gioco.
-Ma cosa accadde di preciso Professore? -lo interrompe Max
- Non ne siamo ancora sicuri, dopo tanti anni di studio ho ipotizzato una lacerazione nel tessuto dello spazio tempo, ma non sappiamo. Non ci fu concesso di continuare il progetto. Io, Io soltanto per mio conto -la sua voce si fa sonora - ho insistito, studiato, provato, ma da solo! Senza nessun aiuto, con la sola mia forza! - gli occhi di Kohime si accendono di bagliori infuocati mentre parla, d'improvviso sembra che la sua faccia esca dallo schermo, i due ragazzi impercettibilmente si spostano all'indietro, le teste che si toccano, la mano dell'una in quella dell'altro a cercare protezione e conforto.