domenica 12 agosto 2007

L'eretico


Mi hanno regalato questo libro a Natale 2005, lette le prime 30 o forse 50 pagine l’ho messo via perché non mi piaceva. Adesso per vari motivi (bacchettate sulle dita da parte di amici che dicono essere Altieri un grande scrittore e altre considerazioni) l’ho ripreso in mano e sebbene con fatica l’ho letto.
La prima impressione era esatta: non mi piace, però...
È un romanzo con troppo sangue, un vero Grand Guignol. Squartamenti, torture, budella che escono fuori da ferite d’arma bianca, roghi, stupri e chi più ne ha più ne metta. I personaggi, tutti, sono sporchi, colano muco, sputano grumi di catarro, hanno denti marci, puzzano, sono pieni di parassiti. Lo stile di Altieri: sincopato, cinematografico, quando descrive scontri, duelli, con il vezzo di filmare al rallenty il movimento delle armi: “ascendente obliquo… fendente ad arco tornante…” rasoiate di parole per i momenti concitati ma poi si distende nella narrazione, nei dialoghi pare dimentichi la fretta e la prosa fluisce tranquilla per impantanarsi in brani che sono quasi saggi storici, che saranno pure necessari alla comprensione, ma sono noiosi da morire. Il linguaggio dei personaggi è invece azzeccato, l’autore sa dare una perfetta caratterizzazione solo in poche scarne frasi pronunciate da mercenari, esemplare la parlata di Pecoraro, frasi sgrammaticate, bestemmie e parolacce che infiorettano il discorso. Ogni personaggio usa il suo personale vocabolario diventando vero e credibile. Altieri ha fatto un gran lavoro di ricerca storica, questo è evidente, ma sparge troppo sangue, troppo crudeli sono le azioni dei personaggi. No, non mi piace. Ah… le felci non fioriscono!
L’eretico Sergio “Alan” Altieri, Corbaccio
Sab 11 Ago, 2007 06:23

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