domenica 12 luglio 2009

Incontri ravvicinati del primo tipo

Venerdì c'è stato l'incontro con 'la Mondadori' nella saletta adiacente alla libreria Indiateca. Da una stima fatta a braccio c'erano una cinquantina di persone, il che - data la contemporaneità dello spettacolo teatrale all'aperto - mi sembra un buon numero; alle conventions di Fiuggi ho visto 'panel' più deserti. Insomma, il lungo tavolo degli oratori o relatori o come vi piace chiamarli era occupato da vecchie e nuove conoscenze. Ho conosciuto Massimo Mongai i cui interventi a favore della incontaminazione dei generi e le cui stime sulle lettrici di fantascienza non mi hanno trovato d'accordo, Enrico Passaro e Giulio Leoni scrittori saggisti giornalisti etc etc ( a proposito sapevate che il giallista Leoni ha firmato l'ultimo Epix 'Anaharra' col nome de plume di J.P. Rylan?).
Poi le facce note, Lippi, Battisti, De Crescenzo e Miglieruolo, col quale ho scambiato alcune battute sui suoi lavori Oniricon e Come ladro di notte che ho/avevo iniziato a leggere giorni fa. Dulcis in fundo Sergio 'Alan' Altieri che ho avuto il piacere di sentir parlare per la prima volta, persona veramente carismatica e simpaticissima. Ovviamente s'è parlato di fantascienza, di contaminazioni e di romanzi rispolverati dopo decenni e che a dire dei relatori ancora sono di strettissima attualità e modernità, ma che io e, a quanto ho sentito, gli amici seduti accanto a me abbiamo trovato poco in linea con i ritmi di oggi. Qualcuno ha usato le parole 'linguaggio arcaico, desueto e obsoleto' io ho azzardato un 'd'annunziano' che a quanto pare per alcuni è un'offesa tremenda. Con la conclusione che gli adolescenti e i giovani di oggi non si aspettano nulla dal futuro, che lo vedono e prevedono uguale o poco dissimile dal presente, il che sarà la morte del senso del fantastico e del meraviglioso a mio parere, l'incontro si è chiuso tra applausi e strette di mano.

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